Stop al Caporalato

Firma anche tu la proposta di legge

che punisce il caporalato rendendolo un reato penale

 Rassegna stampa: "La Voce" - "Corriere di Romagna"

 

La FILLEA CGIL e la FLAI CGIL, a livello nazionale, hanno lanciato la campagna contro l’illegalità diffusa nel settore dell’edilizia ed in agricoltura e chiedono ai cittadini ed ai lavoratori il sostegno alla proposta di legge, redatta dalle due categorie della CGIL, per rendere il caporalato un reato perseguibile penalmente.

Attualmente, infatti, questo crimine particolarmente diffuso in  edilizia e agricoltura, con persone private di diritti e dignità ridotte in schiavitù, viene punito con una sanzione amministrativa di appena 50 €.

Il nostro territorio non è immune dal fenomeno del caporalato, sempre più diffuso e controllato dalla criminalità organizzata, come stanno ad indicare i diversi centri di raccolta in città, dove tutte le mattina pulmini raccattano lavoratori stranieri ed italiani per fargli fare giornata nei cantieri o nei campi.

Le testimonianze di diversi lavoratori ci dicono che fino al 30% della loro paga va al caporale.

Un altro settore che vede un grande fenomeno dello sfruttamento è il mobile imbottito, in cui lavoratori cinesi sono ridotti in “schiavitù” dai loro connazionali.

Per tutelare la buona occupazione e per favorire la buona imprenditorialità, la FILLEA, la FLAI e la Camera del Lavoro, invitano tutti cittadini, lavoratori e pensionati a firmare on-line la petizione entrando nel sito: www.stopcaporalato.it.

 

Forlì, 08.04.2011

 

Il Segr. Gen.le CGIL                            Il Segr. Gen.le FILLEA                La Segr. Gen.le FLAI

                            Enzo Santolini                                     Paride Amanti                         Marzia Abbonizio