Comunicato Stampa

A Firenze per la democrazia e un contrato vero.

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150 metalmeccanici di Forlì hanno partecipato alla manifestazione a Firenze in occasione dello sciopero generale della FIOM per la democrazia, contro i licenziamenti e gli accordi separati.

Visibili e significative le delegazioni dalle più importanti aziende forlivesi: Trasmital Bonfiglioli, Electrolux, Marcegaglia, Maraldi, Celli, Carpigiani.

 

In un territorio falcidiato da crisi e cassa integrazione, con oltre la metà dei lavoratori con le aziende chiuse per cassa (a partire dalla Electrolux), nelle fabbriche si registrano adesioni importanti che testimoniano la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici a non accettare colpi di mano e lo scippo del loro contratto.

 

Alle Officine Maraldi tra gli operai 95% di adesione allo sciopero. 90% anche alla Tecnoagro. Alla Bonfiglioli, dove erano al lavoro solo una trentina di operai (tutti gli altri a casa in cassa integrazione) lo sciopero ha comunque registrato un’adesione intorno al 90%. 70% di adesione allo sciopero alla Carpigiani e alla Cisaf, 70% anche tra gli operai all’Acis; 40% di adesione alla Marcegaglia, con punte dell’80% in alcuni reparti. 60% di adesione tra gli operai alla Vallicelli e all’Anofor. 50% tra gli operai alla Babbini e in alcuni settori produttivi della CCLG.

 

Questi dati testimoniano che, se la Confindustria e le imprese pensano di svendere il contratto nazionale dei metalmeccanici e di negare ai lavoratori il diritto di decidere su ciò che li riguarda, le tensioni sociali nelle aziende del nostro territorio sono destinate a crescere.

 09/10/2009

FIOM CGIL

Territorio di Forlì